INCHIOSTRO PER ARTISTI

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Redazione GV3
16 ottobre 2020
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Oggi parliamo d’inchiostro: un inchiostro particolare ottenuto dal particolato - uno degli inquinanti più frequenti nelle aree urbane - pericoloso per l’uomo e l’ambiente.
Un giovane duo di artisti, precettati dall’Università Ca’ Foscari nell’ambito del progetto europeo SMATH, in concerto con la Direzione Generale VENPA ha convenuto di perseguire un percorso di ricerca artistica e sperimentazione vicino all’ambiente.

Ed è così che è nato in laboratorio un inchiostro speciale, altamente sostenibile. Con questo inchiostro, gli artisti Teoria & Preda hanno realizzato delle tele artistiche e dei componimenti poetici dedicati a specie autoctone in via d’estinzione a causa degli inquinanti presenti nell’aria.

Ma andiamo per ordine… mancano antefatti e fatti che hanno portato all'invenzione di questo inchiostro ecosostenibile, ad oggi sperimentato solo da una piccola start up indiana.


Cos’è SMATH?

Smath è l’acronimo di Smart Atmospheres of Social and Financial Innovation for Innovative Clustering of Creative Industries in Med area. Smath è un progetto finanziato da fondi europei – capofila la Regione del Veneto assieme al Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nello specifico, è un progetto di cooperazione internazionale, finanziato dal programma Interreg Med 2014-2020.

Nell’ultimo biennio, Smath ha riunito dieci attori diversi, tra acceleratori d’impresa, governi regionali, istituti culturali e agenzie per lo sviluppo locale in diversi Paesi del Mediterraneo: la già menzionata capofila Regione Veneto, la regione Friuli Venezia Giulia, Provenza e Costa Azzurra, le aree metropolitane di Barcellona (Spagna), Zagabria (Croazia), Atene (Grecia) e Maribor (Slovenia).

L’ambizioso obiettivo di Smath era di dar vita, nelle sette regioni coinvolte, a “nidi creativi” in cui artisti e imprese ideassero assieme nuovi servizi e prodotti, in una logica di innovazione sociale, per trasformare il sistema di relazioni tra cultura e impresa.

Per il Veneto, il progetto si è concretizzato in un percorso articolato – coordinato da un pool di docenti e ricercatori di Ca’ Foscari – disseminato di seminari formativi, sessioni progettuali, laboratori, eventi pubblici di presentazione, servizi di assistenza e tutoraggio. A questo percorso hanno partecipato decine e decine di piccole e medie imprese venete, nonché artisti e collettivi di tutta la Regione.

Il culmine prevedeva, nel corso del 2020, sei residenze artistiche in altrettante aziende. Una di queste residenze artistiche se l’è aggiudicata VENPA Spa - GV3 con il progetto Tracciante, ideato dal duo di artisti italo-francofono Teoria & Preda.


Cos’è TRACCIANTE?

Dal confronto in azienda e dal genio creativo di Jacopo Marco Zanessi e Clémence Gachot Coniglio, in arte Teoria & Preda è quindi nidificata un’idea, successivamente denominata Tracciante. L’idea prevedeva all’inizio di riuscire a raccogliere del particolato dall’aria con cui ottenere inchiostro in laboratorio. Si è poi optato per impiegare direttamente del particolato prodotto dai motori diesel dei macchinari a parco GV3.
Questo inchiostro “sostenibile” è stato successivamente impiegato per la realizzazione di tele artistiche e componimenti poetici. Soggetti di tele e componimenti derivano in piccola parte anche da suggestioni dei dipendenti VENPA Gv3: suggestioni raccolte in occasione di un workshop aziendale (tenutosi, a causa della pandemia contingente, solo ieri 15 Ottobre 2020).


Tracciante, la ricerca e sperimentazione scientifica

La prima fase di ricerca e sperimentazione scientifica del processo ha richiesto studio e fattibilità dell’idea. Teoria & Preda, coadiuvati da un chimico, hanno sperimentato varie emulsioni in laboratorio, impiegando sia particolato estratto dalle marmitte dei macchinari GV3 sia particolato depositatosi sulla parete interna del traforo del S.Bernardo, Val D’Aosta.


Tracciante, la produzione creativa

Ottenuta un’emulsione soddisfacente sia in termini di tenuta sia di resa cromatica, gli artisti sono passati alla fase creativa. Hanno infatti utilizzato questo inchiostro speciale per disegnare dei soggetti naturali su tele di carta riso, particolare per trama e fattura. I soggetti delle tele sono specie di fauna e flora autoctone della Riviera del Brenta, in via di estinzione o la cui estinzione è conclamata.


Il valore del progetto Tracciante

Questa abbinata tra recupero e rigenerazione della polvere di smog e specie in via d’estinzione non è casuale. La combinazione è frutto del desiderio da parte di artisti e impresa di porre attenzione sulle conseguenze della grave crisi ambientale che stiamo attraversando. E consapevolizzarci ulteriormente: le nostre scelte e azioni sono infatti la causa principale di queste estinzioni.


Perché il nome Tracciante?

Nel termine Tracciante – coniato dagli artisti – è intrinseco il valore del progetto. Tracciante rende evidente la traccia di ciò che accade a causa dell’inquinamento. L’inquinamento pare non lasci il segno: in realtà sta destabilizzando e mutando sensibilmente il nostro eco-sistema.

Lo spirito del macro progetto SMATH – che include appunto anche Tracciante – si riassume invece in questa affermazione rilasciata dal Prof. Fabrizio Panozzo (Docente nel Dipartimento di Management – Università Ca’ Foscari), coordinatore scientifico SMATH: “Questa volta l’arte non entra nelle imprese come solo intervento decorativo, ma per generare sinergie e sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Un nuovo modo di produrre brand identity attraverso la contaminazione di competenze differenti.”

Con il senno di poi, lo integreremmo con: “…generare soluzioni alternative, impiegando l’ingegno degli artisti per convertire qualcosa di dannoso in qualcosa di proficuo per l’ambiente: il vero significato del tanto inflazionato termine rigenerazione“.

Visualizza il breve video dedicato al progetto Tracciante